DIARIO DI UNA SOGNATRICE SULLA LUNA

Benvenuti sognatori,
questo è il mio piccolo mondo, la tana del Bianconiglio dove sono caduta, e dalla quale non ho poi tanta voglia di uscire. Questo è il diario di una sognatrice sulla Luna, lontana dalla terra, ma immersa nei suoi meccanismi, dalla Luna, mio rifugio rifletto su quello che è il mio percorso, su quelli che sono i percorsi di chi incontra la mia strada.
Mettetevi comodi e leggete se ne avete voglia.
Buon viaggio sognatori

N.B. Le foto che trovate nella sezione "Pensieri in Foto" sono scaricate dal web tramite ricerca immagini su Google, le frasi sono tratte da libri, fumetti. Il Blog rispetta i diritti d' autore citando le fonti.

Sognatrice sulla Luna




venerdì 23 marzo 2012

...Lei VI

... Lei... lei gli aveva chiesto di non tornare più, se lo ricordava. Gli aveva chiesto di sparire dalla sua vita, perchè ferita dalle bugie e da quelle parole. Lei... così indifesa si lasciava morire pronunciando quelle parole. Lei, così innamorata, così presa, così... sua.
Lei provava a dimenticarlo in tutti i modi, aveva fatto di quella persona una malattia, lei, e lo sapeva. Il dolore si tramutava in gesti autolesionistici che pian piano si radicavano in lei come l'unico modo per liberarsi da lui. Lei, era così sola mentre tentava di allontanarlo. Lei... lei gli aveva chiesto di non tornare più, di sparire dalla sua vita... e lui lo aveva fatto, senza alcuna esitazione. Lei era stata sostituita con molta facilità, eppure, lei, da stupida qual'è in certi momenti, continua a darsi la colpa. Lui era sparito veramente, e lei, seppur a malincuore tirò un sospiro di sollievo... eppure vide che lui non aveva mantenuto la promessa, tornava, tornava nei suoi sogni, e lei passava nottate aggrappandosi ad una tazzina di caffè per non addormentarsi. Se lei chiudeva gli occhi, lui tornava in tutto il suo splendore, quegli occhi che la fecero innamorare tornavano a guardarla nel silenzio di un sogno. Quelle mani, lei le riconosceva, stringevano il suo corpo, mentre un familiare profumo di buono le stuzzicava il naso. Lei tornava a baciare quelle labbra... lui tornava da lei nell'inconsistenza di un sogno. Lei... si svegliava gridando, il più delle volte, si toccava gli occhi e sentiva le lacrime scendere sulle gote. Lei non si sarebbe mai aspettata questo strano ritorno, lui tornava nei sogni, e lei decise di non dormire più.

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