DIARIO DI UNA SOGNATRICE SULLA LUNA

Benvenuti sognatori,
questo è il mio piccolo mondo, la tana del Bianconiglio dove sono caduta, e dalla quale non ho poi tanta voglia di uscire. Questo è il diario di una sognatrice sulla Luna, lontana dalla terra, ma immersa nei suoi meccanismi, dalla Luna, mio rifugio rifletto su quello che è il mio percorso, su quelli che sono i percorsi di chi incontra la mia strada.
Mettetevi comodi e leggete se ne avete voglia.
Buon viaggio sognatori

N.B. Le foto che trovate nella sezione "Pensieri in Foto" sono scaricate dal web tramite ricerca immagini su Google, le frasi sono tratte da libri, fumetti. Il Blog rispetta i diritti d' autore citando le fonti.

Sognatrice sulla Luna




giovedì 3 maggio 2012

Oggi

Oggi c'è il sole, un sole primaverile che farebbe venir voglia ad ogni persona di uscire a fare una passeggiata in tutta tranquillità. Eppure nonostante questa bella luce, che illumina indistintamente ogni cosa, io mi sento buia, buia dentro. Spenta.
Non è nuovo per me sentirmi in questo modo, anche se ultimamente pensavo di aver fatto dei grandi passi in avanti. E' basato poco, vermanete poco, per farmi odiare questa giornata di sole. Oggi tengo le serrande abbassate e me ne sto in penombra. Un pensiero prima di addormentarmi, il ritrovare qualcosa che avevo scritto anni fa, un pensiero cupo, triste, quella tristezza che mi insegue da quando non ho più idea. Un vuoto che diventa voragine e mi ingloba con tutta la sua forza, e poi... poi andarsi a rifugiare in una foto di passata felicità, un bacio immortalato, il mio volto sereno mentre mi sentivo protetta. Vado avanti e torno indietro, torno sempre lì, anche se ormai è passato un anno, io torno sempre in quel rifugio, il mio rifugio, ormai distrutto, dove mi siedo e osservo i sogni e le aspettative polverizzate.
Mi sento una stupida, perchè torno indetro, torno lì dove non dovrei stare, lì dove sono ricominciati i miei problemi di salute, dove si è, poi amplificata la tristezza e la solitudine. Torno lì dove mi sentivo accettata, protetta ed al sicuro, lì dove mi sentivo amata nonostante i miei disturbi alimentari, lì dove ogni piccolo gesto di affetto diveniva poesia, come lo sbocciare di un fiore. Torno lì anche se non voglio e mi ritrovo a piangere mentre strigno una foto senza più valore tra le mani.
Sono stanca, stanca di tutto, di tutti, di una vita che non sento mia, stanca del sole e delle stelle, stanca delle risate e delle lacrime. Sono spenta...

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