DIARIO DI UNA SOGNATRICE SULLA LUNA

Benvenuti sognatori,
questo è il mio piccolo mondo, la tana del Bianconiglio dove sono caduta, e dalla quale non ho poi tanta voglia di uscire. Questo è il diario di una sognatrice sulla Luna, lontana dalla terra, ma immersa nei suoi meccanismi, dalla Luna, mio rifugio rifletto su quello che è il mio percorso, su quelli che sono i percorsi di chi incontra la mia strada.
Mettetevi comodi e leggete se ne avete voglia.
Buon viaggio sognatori

N.B. Le foto che trovate nella sezione "Pensieri in Foto" sono scaricate dal web tramite ricerca immagini su Google, le frasi sono tratte da libri, fumetti. Il Blog rispetta i diritti d' autore citando le fonti.

Sognatrice sulla Luna




sabato 26 novembre 2011

Pensieri notturni

... Odio il fatto che qualcosa ti rimanga dentro, anche quando fai di tutto per lavarla via. Quel senso di appartenenza spezzato che continua a tenere in bilico un ponte in disuso che lega due rive molto lontane. Odio questo legame che non muore, che continuo a nutrire a conservare, perchè l'odio non riesco a provarlo per un altro essere umano.
Odio il fatto che qualcosa non se ne vada via per sempre, quella traccia indelebile che rimane nel cuore, quel profumo che quando torna ti fa venire i brividi. Odio la memoria del tatto, ridisegnare nell'aria quel profilo come se fosse ancora vicino a me, e ritrovarmi a fissare il vuoto chiedendomi il perchè di quel gesto.
Odio il fatto che qualcosa non svanisca assieme al fumo della mia sigaretta, che rimanga ancorata alla gola, un nome, un sospiro, un gemito di dolore che ancora non si vuole far udire.
Odio il fatto che qualcosa ancora aleggi nei pensieri, un ricordo, un nome, che ti lascia ancorato ad un passato che per scelta ti trascini dietro, quasi a punirti per gli errori commessi. Quasi per paura che spezzando quella catena tu possa non riconoscere chi sei.
Odio il passare dei giorni che si susseguono spietati portandoti a date che vorresti dimenticare, scorrendo troppo lenti, o troppo veloci, frgandosene di ciò di cui hai bisogno. Odio la freddezza del tempo, spietato boia delle vite, scorre e non si ferma, non si ferma ad aspettare che tu raccolga i pezzi di quel che rimane della tua dignità e del tuo cuore.
Odio che ci sia qualcosa che non se ne va, un legame che non si spezza, che torna con il vento dell'autunno. Odio la Luna che non cambia mai volto, testimone di un amore nato e morto, continua a brillare nel cielo, e se ne frega del male che ti fa.
Odio il fatto che le persone, anche quelle sbagliate, ti lasciano dentro qualcosa, per ricordarti che sei appartenuta a loro, anche se ora se ne fregano del male che ti hanno fatto strappandoti via il cuore.
... Odio il fatto che qualcosa ti rimanga dentro, anche quando fai di tutto per lavarla via. Quel senso di appartenenza spezzato che continua a tenere in bilico un ponte in disuso che lega due rive molto lontane.

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