Eccomi qui, un'altra nottata in attesa che la valeriana faccia effetto. Un altro giorno che volge al termine... un altro giorno che si somma a tutti gli altri, e lascia dietro di se qualcosa che sa di te, ancora, ancora una volta. Aspetto che passi la tristezza, anche se la canzone selezionata non è delle migliori per portare a termine il mio proposito.
Guardo la mia stanza, il mio porto sicuro... i miei libri, le mie fate, il mio orsacchiotto. Tutto sta qui per proteggermi, per farmi pensare ad altro, e invece... invece fissio il mio diario, con la paura di aprirlo, temo di sbagliare pagina e ritrovarmi tra le mani la tua foto. Rabbrividisco al solo pensiero, poi mi dico che mi sto facendo un'inutile sega mentale, dato che comunqe sto scrivendo un pensiero per te, l'ennesimo. Prorpio per te che mi hai dementicata come fanno i bambini con i giocattoli vecchi.
Chiedo a me stessa perchè questo inutile masochismo, questo continuo guardarmi indetro, questo fissare quel noi che non esiste più.
Mi viene quasi da piangere, pensando a quella poca, piccola e vana felicità che provavo nel sapere di appartenerti. Si ti appartenevo, io ero tua, e tu eri mio. Eravamo noi, e forse in un altro tempo ed in un'altra dimensione io e te ancora stiamo insieme e viviamo la nostra storia. Che vana illusione, che vana speranza. Io ti ho perso qui e ti ho perso in qualsiasi universo.
Ti ho perso si. Ma forse anche tu hai perso me, e vorrei solo che ogni tanto ti fermassi a pensare a questo: noi eravamo un noi, eravamo felici uno nelle braccia dell'altra. Non importa quante difficoltà ci fossero noi eravamo un noi...
E mentre il tuo ricordo sbiadisce lentamente ogni giorno di più, mentre si allontanano i particolari, i momenti, ed i lineamenti del tuo viso... io penso a quel noi che non esiste più, che rimane indietro, e mi rendo conto che per quanto male tu mi abbia fatto, per quanto abbia il cuore in frantumi, per quanto possa essere ancora triste... chi sta peggio sei tu. Non so perchè, ma lo sento, e se sento qualcosa non sbaglio mai.
Ed allora "anche se non respiro e non mi vedo più in un giorno qualunque dove non ci sei tu"... io sono ancora in piedi, ed un giorno riuscirò a guardarmi indietro e gettarci la tristezza che provo oggi.
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