DIARIO DI UNA SOGNATRICE SULLA LUNA

Benvenuti sognatori,
questo è il mio piccolo mondo, la tana del Bianconiglio dove sono caduta, e dalla quale non ho poi tanta voglia di uscire. Questo è il diario di una sognatrice sulla Luna, lontana dalla terra, ma immersa nei suoi meccanismi, dalla Luna, mio rifugio rifletto su quello che è il mio percorso, su quelli che sono i percorsi di chi incontra la mia strada.
Mettetevi comodi e leggete se ne avete voglia.
Buon viaggio sognatori

N.B. Le foto che trovate nella sezione "Pensieri in Foto" sono scaricate dal web tramite ricerca immagini su Google, le frasi sono tratte da libri, fumetti. Il Blog rispetta i diritti d' autore citando le fonti.

Sognatrice sulla Luna




lunedì 16 gennaio 2012

Perchè... perchè le ricerche moderne hanno trovato una cura quasi a tutto, e non hanno trovato il modo di annientare un ricordo, di cancellare manualmente parti di vita che tornano così giusto per disturbare?
Perchè non si riesce a curare un cuore infranto? Un orgoglio ferito?
Il mio cuore infranto, il mio orgoglio! Cosa me ne faccio del tempo? A cosa mi serve aspettare che passi il tempo, che passino le giornate, se il mio cuore ancora sanguina?
Si, probabilmente sono io la malata che non vuole trovare cura, la stupida che resta legata ad un ricordo, a quei se, che mi torturano. Ma a cosa mi serve il tempo? Cosa me ne faccio della sua galanteria? Io non so proprio che fare. E' come stare di fronte ad un mobile smontato e non avere idea di come tirarlo su, fissi le rondelle e le viti e l'unica cosa che puoi fare è improvvisare.
Odio me stessa per la mia stasi, per il mio non riuscire a guardare oltre, mi odio perchè torno indietro e guardo quello che mi rendeva felice, e rivivo ogni giorno il dissolversi di quella serenità. E mi odio ancora di più perchè fingo, di fronte a chi ti conosce, di provare indifferenza, mentr dentro lo stomaco si chiude e vorrei solo urlare.
Mi guardo allo specchio, e molte volte non so chi ho di fronte, e mi odio perchè mi sono persa, ho lasciato che questo accadesse. Mi sono persa, mi sono lasciata andare, sono svanita mentre quel telefono si chiudeva, mentre lasciavo che tu te ne andassi. E lo hai fatto, l'hai fatto veramente bene, così sono passata, come una delle tante, sono passata senza lasciare segno, mentre ho lasciato che tu scorticassi ogni fibra del mio essere.
Odio me stessa perchè sto male, perchè non dormo se prima non piango, perchè sono insicura, e non riesco più a lasciarmi andare. Odio me stessa, perchè mi sono innamorata di te, dal primo istante, perchè non ti ho lasciato andare una volta, ed ora tanto meno.
Odio me stessa perchè invece di stare qui a scrivere e a piangere dovrei stare tumulata tra le carte a lavorare, eppure non ci riesco perchè ho bisogno di gettarti fuori.
Tu che mi hai mentito sin dall'inizio, tu che mi hai consumata, usata, presa in giro, annichilita, sfruttata. Tu che mi hai fatto piangere, tu che mi hai nascosto mille cose, tu che mentivi... si proprio tu che mi hai dimenticata... Sei stato la mia rovina... ma non sei così importante, no.
Hai avuto il mio amore, non ti concederò anche il mio odio. Io non ti odio, no, tu mi fai pena, provo per te profonda pena.
Io ci riuscirò a cancellarti, ho i miei tempi, ma lo farò. E' questo che ci differenzia sin dall'inizio: io vivo, vivo male, vivo seguendo gli impulsi, i sentimenti, uso mente e cuore... tu... tu esisti semplicemente, e c'è una bella differenza.

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