Scaviamo in noi stessi delle fosse, fosse comuni per i sentimenti. Siamo carnefici senza valore né coraggio. Parlo al plurale, perché non ho ancora avuto la fortuna, o l’onore di trovare qualcuno che, consapevole dei propri sentimenti, si sia preso la responsabilità di viverli rischiano al 100% tutto il rischiabile. Tutti, ma proprio tutti, nascondiamo in quella fossa qualcosa, o meglio qualcuno. Quel qualcuno che era riuscito, attraverso qualche formula alchemica segreta, a prendere di noi tutto il prendibile. Chi di voi non ha
quel qualcuno, i più fortunati lo hanno al loro fianco, lamentandosi della
quotidianità che li distrugge, i meno fortunati hanno seppellito questo
qualcuno mentendo riguardo al loro sentire. Ed ecco che la parola senti- mento
diventa per me, scindendola in maniera poco ortodossa, ma molto realista, una
parola che racchiude in sé la verità di ciò che io penso sia sentire e mentire...
Già mentire proprio così, non ci rendiamo conto che mentiamo a noi stessi quando proviamo, o meglio, sentiamo qualcosa per qualcuno, quando diciamo agli altri che non sentiamo nulla, che gli occhi gonfi e le occhiaie sono dovute ad una normale mancanza di sonno. Mentiamo a noi stessi quando ci facciamo forza per andare avanti dopo una delusione, o quando diciamo che non abbiamo più spazio per l’amore nella nostra vita. Mentiamo, e più mentiamo, più riempiamo quella fossa comune, piena di sentimenti in putrefazione.
Già mentire proprio così, non ci rendiamo conto che mentiamo a noi stessi quando proviamo, o meglio, sentiamo qualcosa per qualcuno, quando diciamo agli altri che non sentiamo nulla, che gli occhi gonfi e le occhiaie sono dovute ad una normale mancanza di sonno. Mentiamo a noi stessi quando ci facciamo forza per andare avanti dopo una delusione, o quando diciamo che non abbiamo più spazio per l’amore nella nostra vita. Mentiamo, e più mentiamo, più riempiamo quella fossa comune, piena di sentimenti in putrefazione.
Non accuso nessuno, ma anzi vi capisco, prendo atto di
questo movimento naturale di auto conservazione proprio di molte persone, e tra
queste persone ci sono io, sono una di quelle che uccide i sentimenti con più
violenza omicida degli altri. Sono talmente brava a nascondere quello che
provo, che la maggior parte delle volte le persone non se ne accorgono neanche.
Devo dire che con qualcuno in particolare la cosa non mi riesce semplice, ma ho
avuto tanti segnali che hanno corroborato la mia teoria, e dunque anche nei
confronti di questo qualcuno comincerò a mentire spudoratamente, senza farmi
troppi problemi, perché è alla fine, nessuno se ne fa nei miei confronti.
Inizialmente mi sentivo un verme nel gettare i sentimenti in
quella fossa, mi chiedevo se fosse giusto, insomma, i sentimenti, le emozioni,
tutto ciò che proviamo nel profondo è ciò che ci distingue dalle belve! La mia
paura non era quella di trasformarmi in un animale, la mia paura era quella di
perdere quei sentimenti, e se alcuni non sono più reperibili, altri lo sono
ancora, anche se coperti da molti metri di terra, riaffiorano come fantasmi e
bussano alla porta della mia camera dicendomi soddisfatti «siamo noi».
Al che ho dedotto che in me vi è un demone pronto a scavare via la terra dai
sentimenti sepolti, che si diverte a torturarmi riportandoli alla luce, e
lasciando che mi importunino nei momenti meno consoni…. Non posso mentire a voi
che mi leggete, vorrei passare per la persona forte e pronta a ripartire,
vorrei dirvi “eh non vi romperò più con le mie pippe mentali o i miei appunti
depressi”, ma purtroppo non sono così, devo essere sincera, perché la sincerità
è alla base di ogni bravo scrittore, di ogni bravo amico e di ogni bravo
amante.
Per quanto giustifichi la mia debolezza attribuendola alla
presenza di un demone dispettoso, o solo al fatto che mi fanno più paura le
persone che i cani rabbiosi, devo dire che la mia debolezza parte da me, dal
mio tentativo di sotterrare le emozioni ed i sentimenti nei confronti degli altri
e questo coraggio viene meno ogni qual volta sento che potrei avere una
delusione. Mi è molto più facile soffrire in silenzio come un cane.
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