Buon pomeriggio sognatori.
Sarà la pioggia, o questo pomeriggio grigio romano, che mi vela di malinconia, ed allora eccomi qui a scriverla, a buttarla fuori. E' terapeutico scriverla metterla da qualche altra parte.
La pioggia, il silenzio rotto dal suo rumore mi fanno pensare, mi portano indetro, a quel giorno di quasi due anni fa, quando, in una giornata di pioggia lo incontrai in stazione.
La storia di un grande amore non si cancella, rimane scritta nel nostro DNA, ce la portiamo dentro anche se tutto passa, anche se l'amore finisce, ma a pensarci bene l'amore non finisce mai, magari si trasforma in odio, ma sotto sotto, è e rimarrà sempre amore.
Tornano i ricordi portati dal vento, dalle pagine di un diario, dalla pioggia stessa, e risvegliano quelle pagine che abbiamo scritto nel cuore, pagine lunghe o brevi, non importa, ci sono, ci sono e basta, e non le si possono combattere, è una guerra dalla quale usciamo sempre sconfitti e più feriti di prima, e allora non resa che scriverle.
Quanto tempo ho passato a stare male, quanto dolore mi sono convata in seno, e stavo lì a ripensare a tutto quello che eravamo, a quello che avevo sbagliato, colpevolizzandomi di tutto, non pensando che alla fine, quello sbagliato o eri tu, o la situazione in sé stessa.
Quel che è certo è che eravamo, per un periodo, per un momento noi siamo stati, quasi un'essenza unica formata dall'unione delle nostre anime, dall'unione dei nostri corpi. Noi eravamo, ed è questo che non passa, che non si cancella. Quel senso di appartenenza che dava significato ai giorni tutti uguali. Noi eravamo un noi, io e te. In quel noi c'erano i miei sogni, le mie speranze, e forse anche le tue speranze ed i tuoi sogni. Eravamo... come una piantina che nasce, piccola, docile, delicata bisognosa di attenzioni e di cure. Forse è questo che non abbiamo capito, io davo tutta me stessa a quel Noi soffocandolo di attenzioni, tu... tu non davi nulla, se non fugaci attimi di attenzioni.
Eravamo un noi composto da due egoisti, ecco cosa eravamo, ed uno dei due ha fatto il grande errore di innamorarsi, io.
Sono passati quasi due anni da quel giorno, dal giorno in cui le nostre labbra si son baciate per la prima volta, dal giorno in cui abbiamo sentito l'uno il calore dell'altra stretti in un abbraccio che avvolgeva anima e corpo, così stretto da soffocare, oh che dolce morte sarebbe stata! Quasi due anni che risolti in una storia di soli sei mesi ed un anno e mezzo di panico e di paura... per me...
Ed alla fine cosa rimane? Parole, ricordi... rimane la pioggia e l'amarezza che il grigiume riporta alle labbra. Non rimane nulla se non le macerie di una distruzione totale. Rimangono le foto felici, di baci rubati, immortalati in un istante, rimane la mancanza di quell'appartenersi che ho sedato, che ho imparato a controllare ed accantonare... ma rimane tra le fibre del mio essere rinato, una macchia che deturpa la bellezza della nuova me, un tatuaggio dietro la schiena a ricordarti.
E se una lacrima accompagna ora la fine di questo pensiero, un nuovo sorriso spunta sulle labbra, perchè nonostante tutto io ho amato, ti ho amato totalmente, e seppur ti sei preso tutto di me, solo una cosa non sei riuscito a portarmi via... il mio sorriso, che rispunta, nonostante la pioggia.
Sei un ricordo, un ricordo doloroso, ma sei il mio ricordo... che viene spazzato via da un sorriso.
Spero, alla fine di tutto, che tu stia bene, lo spero con tutta me stessa.
Semplicemente
Sognatrice sulla Luna
Nessun commento:
Posta un commento