La cosa peggiore è che non c'è nessuno "aggiusta tutto" che suona alla porta con un po' di colla e si prende la briga di riattaccare i pezzi del tuo cuore, nè, tantomeno, si degna di portarti uno specchio per mostrarti in che condizioni l'apatia, la cioccolata ed i film d'amore ti hanno ridotto. Il tempo non aggiusta proprio niente! Anzi, a mio avviso, peggiora le cose! Si perchè nel tempo mentre non riesci a staccarti da una storia, e ripassi al setaccio 6 mesi della tua vita per capire DOVE hai sbagliato per meritarti di avere il cuore frantumato, spappolato e poi vaporizzato, non fai altro che lasciarti andare, incasinado ancora di più la tua vita, che di non "scasinato" ha ben poco. Ebbene il tempo non ti aiuta, ma anzi allunga inspiegabilmente le giornate e rende tutto più... più... malinconico. Forse è solo una "pippa mentale" che ogni ragazza o ogni ragazzo che finisce una storia si fa, per giustificare il periodo di abbrutimento che segue alla rottura della storia, periodo in cui tutto è lecito: mangiare schifezze, piangere, guardare le classiche commedie americane dove tutto finisce bene, perdere ore e giornate sul divano in pigiama a guardare settimo cielo e così via.
Non credo che il tempo aggiusti tutto, quando una storia finisce bisogna passare delle fasi che sono quasi "obbligatorie", e che porteranno, sicuramente ad una nuova consapevolezza di sè:
- Piangere ininterrottamente per circa una settimana incolpandosi di tutto
- Realizzare che il/la tuo/a ex è un/una emerito/a imbecille che non ha capito niente della vita, e piangere per aver perso tempo
- Buttare ogni cosa che ti ricordi di lui/lei, o per lo meno nasconderla
- Odiare le coppie felici
- Fase abbrutimento
- Mangiare gelato mentre si guardano film d'amore
- Bere per dimenticare
- Bere per ricordare
- Dormire tutto il giorno
- Riprendersi dalle sbornie e cominciare a realizzare che si ha l'aspetto da sfigati
- Guardarsi allo specchio e riprendere in mano la propria vita
Posso concordare su parecchi punti. Fondamentale è rendersi conto che siamo noi gli unici che possono salvare se stessi.
RispondiEliminaIl tempo è complice solo quando noi co-operiamo con lui. Rimettendo assieme giorno dopo giorno i pezzi del nostro io infranto.